giovedì 25 agosto 2011

Ritorno alla civiltà

E un'altra settimana è andata così, senza che quasi ce ne accorgessimo.
Il soggiorno è stato un "ritorno alla civiltà", nel senso che dopo quasi due mesi abbiamo dormito in un letto vero tra mura di pietra, abbiamo avuto a disposizione bagno e bidet, l'acqua calda (scaldata con i pannelli solari), la lavatrice e un'ottima connessione internet!
Nicola ha lavorato alla costruzione di una pergola in legno partendo da travi di 5 metri, alcune delle quali erano state attaccate da squadre di formiche perdilegno, delle formicone nere di circa 6 mm di lunghezza, che scavano il legno dall'interno per depositare le uova. Le regine sono lunghe anche 12 mm! Per toglierle ha tagliato la parte più rovinata e ha tappato i buchi con segatura mista a colla. Fortunatamente se la prendono solo con il legno e non con le persone!
E' una pergola semplice, ma c'è comunque parecchio lavoro. Tra qualche anno sarà interamente coperta dal glicine.





 Le ore di lavoro si limitavano alla mattina fino alle 11 e dalle 17 alle 20 circa, perchè nelle ore centrali della giornata il caldo divenava insopportabile. Secondo noi sono stati i giorni più caldi dell'anno.
Valeria e Greta si sono dedicate ad accompagnare la "padrona di casa" a fare la spesa, cucinare, raccogliere verdure nell'orto.

Il caldo ci ha regalato, oltre a lunghissime sieste pomeridiane, anche delle bellissime chiaccherate sulla comunicazione non violenta, sulle nostre storie di vita, su alcune visioni comunitarie.

Sono state giornate davvero piacevoli. La sera si faceva un giro di celebrazione, in cui ognuno diceva una cosa accaduta durante la giornata per cui era grato. Un modo meraviglioso per concludere queste giornate trascorse in semplicità e armonia. Giornate comunitarie, in cui ognuno era impegnato in qualcosa, in cui si collaborava per la preparazione dei pasti, in cui ci si prendeva anche degli spazi individuali. Non ci siamo sentiti troppo "ospiti", bensì subito coinvolti nella vita quotidiana che non ha subìto grandi cambiamenti o scossoni a causa della nostra presenza ed è stato bello adattarsi ai ritmi dei nostri ospiti (ah! l'italiano! la stessa parola per colui che ospita e colui che viene ospitato... e pochissimi e terribili sinonimi: "padrone di casa", "anfitrione", "ospitante", "albergatore", uno peggio dell'altro!!).


Ed oggi si parte alla volta di Corricelli, il primo ecovillaggio che abbiamo conosciuto, quello che dal 2005 ha alimentato il sogno e dove molti del nostro gruppo si sono conosciuti. Trascorreremo lì una settimana, durante la quale l'associazione Basilico e gli abitanti di Corricelli hanno organizzato un asilo nel bosco per le nostre bimbe e per darci la possibilità di trascorrere un po' di tempo insieme.
Torniamo alla vita selvatica. Non dormiremo nemmeno in camper perchè la strada è impraticabile nell'ultimo tratto, ma in tenda. Per una vera vita nei boschi.

2 commenti:

  1. Cara Valeria, che ho conosciuto, e caro Nicola che invece no,

    ho scoperto il blog non so più come e lo trovo ispirante, felice e pieno di ossigeno.
    Provo l'invidia buona di chi osserva un'alternativa possibile, almeno per alcuni, almeno per voi.

    Che bello! Buon cammino!
    Rosita

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  2. ciao valeria, ciao nicola
    sono Chiara (Vezza, di torino, vecchia conoscenza di ManiTese). Ho letto di voi e letto il vostro blog. e mi avete emozionato. davvero. anche io e simone abbiamo una bimba, Arianna. adesso ha quasi 9 mesi. bravi. un bellissimo modo di riscoprire e riscoprirsi. scatenate pensieri importanti in chi vi legge. se fate tappe in liguria o piemonte mi piacerebbe farvi un saluto. vi abbraccio. chiara

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