mercoledì 6 luglio 2011

I giorni frenetici

Eccoci a Rays, la prima tappa del nostro viaggio.
I giorni frenetici sono finiti e lentamente torniamo a gustarci l'ozio, il riposo, i giochi di Greta, le chiacchiere con gli amici.
Ripensando ai giorni passati ci sembra di aver vissuto in un vortice di corse, scale, scatoloni, orari, impegni, imprevisti e deliri.

Lunedì, subito dopo il mercatino, è iniziato un vero e proprio tour de force. Fortunatamente Greta andava ancora al nido, perciò avevamo la giornata fino alle quattro per poter "darci dentro" con l'inscatolamento della casa. Ebbene sì, perché nonostante il mercatino, molte cose sono avanzate e molte altre sono state tenute per un'eventuale prossima futura abitazione.
Siamo andati a ritirare il camper (per ora non ha un nome) che era dal meccanico per il cambio della bombola del gpl e per un piccolo controllo generale.
Martedì Valeria si è dedicata alla pulizia del camper. Nel frattempo abbiamo anche venduto le nostre due auto. La mattina la Dacia, per cui Nicola ha dovuto andare al PRA con l'acquirente per il passaggio di proprietà e all'assicurazione. Al pomeriggio la Stilo, per cui sempre Nicola è andato in un'agenzia di Petosino con il nuovo acquirente e Valeria e Greta sono andate a recuperarlo con l'auto prestata dai nonni (grazie!!!). Nel frattempo si continuava a inscatolare, smistare, insacchettare e caricare. Abbiamo fatto migliaia di gradini e trasportato centinaia di kg di roba!


Mercoledì è stato il giorno in cui abbiamo allestito il nostro "appoggio" a casa della mamma di Nicola, con il nostro letto matrimoniale, il lettino di Greta, la sua cassettiera e qualche gioco. Abbiamo anche potuto mettere i nostri vestiti invernali in un armadio. E appeso qualche foto per sentirci un po' meno ospiti quando ci andremo. La sera Valeria si è dedicata a terminare le tende oscuranti per il camper.

Giovedì Nicola ha passato la giornata a fare piccole sistemazioni al camper: ha montato la fondamentale autoradio e le casse, l'inverter, la rana portagiochi di Greta e altre piccole cose. Valeria invece ha chiuso le utenze: gas in Comune con i futuri inquilini, acqua e energia elettrica ed è andata alla Ruah per finire alcune cose e condividere l'ultimo pranzo con i colleghi, terminato con un vassoio gigante di pasticcini e qualche lacrima di commozione. E poi via di nuovo a inscatolare!
Una grandine terribile ha raso al suolo il nostro piccolo orto che non avevamo protetto. Ci è dispiaciuto lasciarlo così ai nuovi inquilini, ma speriamo che si riprenda.

 
Venerdì abbiamo salutato la nostra casa. Portato la lavatrice ai vicini, svuotato il frigo e pulito tutto. Incredibili come la roba sembrasse non finire mai. Spuntava sempre un rotolo di scotch, uno zaino da dietro la porta, un sacchetto di roba che non sapevamo se tenere o buttare. Tra l'altro, dopo settimane che aspettavamo i piastrellisti che dovevano sistemare il cortile, proprio la mattina di venerdì hanno pensato bene di cominciare la gettata di cemento per livellarlo e così per tre quarti d'ora siamo rimasti bloccati in casa, con il camper già pieno, la casa pulita e noi letteralmente con le mani in mano. Al momento ci è sembrata una perdita di tempo, invece si sono rivelati provvidenziali perché ci hanno permesso di prenderci del tempo per salutare la casa, ripensare ai momenti vissuti lì e agli insegnamenti che ci ha dato. Uno è che abbiamo capito che l'avere una bella casa, ma proprio bella, con i mobili comprati, un bel divano e il resto…non ci dà benessere. Ci siamo sbattuti tanto per arredarla, ma alla fine non riuscivamo a godercela. Un altro insegnamento è che le cose a cui ci affezioniamo di più sono quelle in cui ci abbiamo messo del nostro lavoro manuale e creativo: è stato molto più faticoso separarsi dal mobile restaurato e colorato da noi, che con gioia abbiamo regalato a Sami e Cate, che dal mobile in teak comprato da Semeraro! Non siamo pentiti di essere andati in quella casa, anche solo per un anno e tre mesi, perché ci ha permesso di capire queste, e tante altre, cose.
La frenesia della giornata è stata placata anche da Lilia e Paolo che, oltre a tenerci Greta per un po', ci hanno invitati a pranzo creando un bel momento per i saluti, i regali e le emozioni. Grazie!
Venerdì è stato anche il giorno dei saluti alle famiglie, con una cena insieme.


E così, dopo queste giornate che sembravano da 45 ore l'una è finalmente arrivato sabato.
Ovviamente siamo riusciti a partire soltanto nel tardo pomeriggio, dopo una lunga mattinata e un lunghissimo primo pomeriggio di pulizia e caricamento del camper.


In viaggio con noi si sono aggiunte anche Giuditta e Giulia, le due ragazze che terranno un po' le bambine durante questi dieci giorni a Rays, per permettere anche a noi mamme e papà di seguire i lavori di gruppo che faremo.
Viaggio lungo, siamo a Gerfalco, nel grossetano, ma senza intoppi. Prima cena sul camper con tovaglia e riso freddo e arrivo a mezzanotte accolti dalla prima parte del gruppo già arrivata nel pomeriggio.
Siamo subito andati a dormire, vivendo così la nostra prima notte in camper, cullati dal silenzio della natura e dal fresco di una notte dopo il temporale.

7 commenti:

  1. ...fiuuuuu....un riassunto che è tutto una tirata, tal quale le giornate che avete vissuto. Ma ci si legge (non sono solo io a farlo, vero?) la gioia per la scelta fatta e l'entusiasmo per la nuova avventura. Con un po' di magone: BUONA STRADA!!!

    RispondiElimina
  2. Ciao, siamo una famiglia di gorle, il nostro comune amico Flavio di Altino, mi ha parlato di voi perchè da tempo siamo alla ricerca di un posto dove vivere in modo autosufficiente, siamo lettori di aam terranuova, ma non ricordo di aver letto della comunità con cui intendete abitare. Per favore non potreste darci qualche informazione? Abbiamo un camper quasi uguale e simili aspirazioni.claudiorivellini@virgilio.it.Grazie, mi piacerebbe potervi tefonare, se mi mandate una mail vi mando il mio numero, o vi chiamo se mi mandate il vostro. buone cose.

    RispondiElimina
  3. bravi belli! buona continuazione, grazie per essere riusciti a condividere anche queste giornate così faticose! vi abbracciamo tutti, e stamattina siamo andati a comprarci il giornale su cui c'è un bell'articolo su due giovani sposini coraggiosi... giulia, bea e andrea

    RispondiElimina
  4. http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=6&sqi=2&ved=0CDsQFjAF&url=http%3A%2F%2Fwww.ecodibergamo.it%2Fstories%2FCronaca%2F218089_lasciano_casa_vogliamo_imparare_a_fare_i_contadini%2F&ei=wcUaTpKbIYfsOYHjofYI&usg=AFQjCNGRt_r1OW2K0JFQJclxm1m9bNpXoQ&sig2=f9X3ibCV-n1RJvxU-5xLEA

    RispondiElimina
  5. Buona strada ragazzi... Ale

    RispondiElimina
  6. Ho appena letto l'articolo che vi ha dedicato L'Eco di Bergamo e presa dalla curiosità...beh....eccomi qui a cercare di capire qualcosa di più della vostra avventura! in bocca al lupo ragazzi

    RispondiElimina
  7. Un "angurio" anche da noi 2, vi seguiamo online e magari un giorno...
    saluti
    Saimo & Ele
    http://brianzorigeni.blogspot.com

    RispondiElimina