giovedì 20 dicembre 2012

Solstizio invernale

C'è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L'uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da sé stessi non si può fuggire.
Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l'uomo deve poter viaggiare.
Andrej Arsen'evič Tarkovskij, Tempo di viaggio, 1983


Un'amica in questi giorni ci ha detto:"Siete stati coraggiosi a partire e lo siete stati ancora di più a tornare!". E' vero. Alla partenza in tanti ci dicevano "che coraggio!" e noi rispondevamo che ci vuole più coraggio a restare che a partire. Ne sono ancora convinta. Restare qui, con i compromessi inevitabili che questa vita ci richiede, a tenere duro, cercando di portare avanti le proprie idee di ecologia, di educazione diversa, di voglia di comunità non è facile. Ma ci stiamo provando.

martedì 11 dicembre 2012

Cosa ci portiamo a casa

Questa tappa fondamentale del nostro ridiventare grandi ci ha davvero insegnato un monte di cose (come dicono in Toscana!).
Tra le tante abbiamo imparato...


lunedì 10 dicembre 2012

Epilogo maremmano

Eccoci qua, come promesso, a raccontarci un po'.

Come dicevamo, siamo a Bergamo, in pausa di riflessione - quanto lunga non si sa-, dopo che l'esperienza nell'ecovillaggio in Maremma è finita. Vorrei raccontarla nel dettaglio, dal nostro punto di vista, cercando di evidenziare anche ciò che da questa esperienza "ci portiamo a casa".

Dunque, siamo nel 2011. Il nostro gruppo, durante il percorso di conoscenza reciproca e di pianificazione trascorre due momenti molto significativi, un corso di comunicazione e una vacanza di 10 giorni, nel luogo in cui ci siamo poi trasferiti, che da ora in poi chiamerò C.

mercoledì 28 novembre 2012

Novità

Novembre 2012. Arrivato così rapidamente come i cambiamenti nella nostra vita.
Siamo a Bergamo. In "pausa di riflessione" dopo che la prova di ecovillaggio in Maremma per noi si è conclusa.
Vorrei raccontare nel dettaglio come è andata, ma sto aspettando di fare l'ultima riunione martedì prossimo per tirare le somme insieme agli altri che hanno condiviso con noi questa esperienza.
Nel frattempo stiamo cercando di capire come muoverci nel futuro prossimo, soprattutto come famiglia.

Vorrei far rivivere questo blog agonizzante, rimasto un po' in secondo piano rispetto agli eventi che ci hanno coinvolti.

Ho voglia di condividere le cose che abbiamo imparato, gli errori commessi, le gioie vissute.

Spero di aver creato un po' di suspence...

A prestissimo dunque. E' una promessa. Ma chi ci segue, ci pungoli se non siamo puntuali!
Valeria


sabato 14 luglio 2012

giovedì 10 maggio 2012

Vita quotidiana nell'ecovillaggio

Scusate. Ci siamo persi nei meandri delle mille cose da fare di questo periodo.
Siamo rimasti al momento in cui ci eravamo insediati. Nel frattempo abbiamo fatto l'ultimo incontro del nostro gruppo prima dell'insediamento di tutti e un incontro plenario anche qui. Sono serviti per prendere ancora delle decisioni importanti e stare ancora insieme. Ecco uno dei nostri innumerevoli cartelloni...

Amore incondizionato

E' pomeriggio. Greta dorme qui a fianco a me ed io sferruzzo aspettando che si svegli. E' una gioia vederla ogni tanto sorridere mentre dorme e immagino di entrare nei suoi sogni colorati, fatti di semplicità e allegria.

In questo periodo ho letto un libro bellissimo, "Amarli senza se e senza ma" di Alfie Kohn. Mi è piaciuto molto e l'ho sentito vicino alla Comunicazione Nonviolenta, anche perchè esordisce con la domanda:"Quali sono i bisogni dei nostri figli - e come possiamo soddisfare tali bisogni?". L'approccio "pedagogico" di cui parla è semplicemente basato sull'amore incondizionato per i propri figli. Semplicemente...non è poi così scontato! Amarli sempre, anche quando fanno qualcosa che non ci piace, che ci innervosisce, che disapproviamo. E tanti genitori diranno: "Ma certo, è ovvio che io amo mio figlio!", ma se pensiamo a quelle situazioni chiediamoci come ci percepiscono i nostri figli. Riusciamo a comunicargli semplicemente che solamente la cosa che stanno facendo è sbagliata, ma che loro non sono sbagliati? Spesso anche solo la freddezza o il rispondergli in modo poco gentile può essere percepito da loro come una punizione.